Sono lavoratrici, studentesse, mogli, mamme e colleghe. Ma soprattutto donne con una marcia in più. Croce Rossa Italiana vuole celebrare oggi l’impegno, la forza, la costanza - ma anche la dolcezza e l’umanità - delle oltre ottantamila volontarie che, in ogni angolo del nostro Paese, si impegnano tutti i giorni per portare assistenza e ascolto a tutte le persone in difficoltà. Dei quasi 150mila volontari della Croce Rossa Italiana, infatti, il 54% è donna e la maggior parte di loro ha un'età inferiore ai 50 anni.
I numeri sono ancora più incoraggianti se analizziamo i lavoratori della Croce Rossa a livello nazionale, dei quali il 35% è donna. Una percentuale che sale sensibilmente se l'analisi si restringe ai ruoli dirigenziali dell'Associazione, ricoperti da donne nel 47% dei casi. L'età media delle dipendenti si aggira intorno ai 45 anni. “Le donne rappresentano una risorsa fondamentale non solo nel volontariato – dichiara il Segretario Generale della CRI, Flavio Ronzi - ma anche nelle aziende. Per questo teniamo sempre alta l’attenzione sul tema e ci impegniamo ogni giorno per creare ambienti di lavoro che vadano incontro alle esigenze delle donne. Solo se ridurremo il gap di genere che ancora esiste in Italia in molti ambiti, avremo un modello di società più inclusivo ed equo”.
Un ruolo sociale importante, quello ricoperto dalle donne nella Croce Rossa Italiana, come sottolinea il consigliere nazionale Paola Fioroni: “Non possiamo negare che il nostro Paese abbia fatto degli sforzi normativi e strutturali importanti per favorire le pari opportunità, ma ancora c’è parecchio da fare. C’è bisogno soprattutto di tanta educazione e cultura in più per consolidare il rispetto. E il volontariato può svolgere un compito fondamentale in questo senso. Per noi l’8 marzo è solo un’occasione per ricordare che il rispetto è una condizione giornaliera per diritto e per dovere”
Leggi 8 marzo, i piccoli grandi gesti di umanità delle volontarie della Croce Rossa: quattro storie di donne sul sito di Croce Rossa Italiana