Lunedì, 11 Novembre 2019 13:38

Un po’ di Parma a Napoli: presenti in una storica simulazione

Scritto da Nicolò Bertolini

Napoli. La città è stata capitale della Croce Rossa la settimana tra mercoledì 30 ottobre e domenica 3 novembre grazie ad una serie di simulazioni che hanno visti coinvolti più di mille volontari accorsi da tutte le regioni italiane. 34 scenari esercitativi, oltre 100 mezzi coinvolti e 10 location hanno composto EMER Campania 2019emrc01, lo scenario dove personale della Croce Rossa di tutta Italia ha potuto confrontarsi, scambiarsi consigli e formazione in una esperienza che ha potato in diversi scenari la collaborazione tra personale di tutti i Comitati italiani.

In tutto ciò vi era un po’ anche di Parma.

Cinque volontari, Anastasio Moothen, Maria Torromino, Matteo Costa, Stefano Pettenati e Jennifer Bruno, hanno portato un po’ di Parma anche in Campania. I cinque ragazzi CRI Parma partiti da Bologna con altro personale dell’Emilia Romagna, in una vera e propria colonna mobile, si sono diretti a Cercola, frazione di Napoli, dove hanno passato il periodo delle simulazioni in un campo vissuto da centinaia di volontari italiani.

Il loro settore era Area 3 e presso Cercola stessa, Caserta (presso la Reggia) e Napoli (presso la zona del municipio) hanno svolto esercitazioni NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radioattivo) ovvero quel settore pronto a fronteggiare emergenze estremamente impegnative dove Soccorsi Speciali si devono prodigare in un settore ad alto rischio di contaminazione e trasmissione di materiale da sorgenti NBCR.

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<L’evento ci ha garantito importanti confronti con colleghi di altre regioni> afferma Anastasio <Dove abbiamo potuto scambiarci informazioni sulle modalità di azione sia in ambito di decontaminazione di persone colpite, sia nella logistica e nell’operatività dei settori nei quali operiamo. Una tipologia di soccorso in cui la nostra attivazione deve essere rapida e dobbiamo saper muoverci nel mettere in piedi una struttura sicura e garantire soccorso alle persone>

<Un campo così non veniva realizzato da oltre 20 anni> spiega Matteo <Un campo che ha visto personale di tutte le regioni e la cosa che più ci è stata utile, è stato imparare a collaborare con gente che non conoscevamo e che viene da realtà differenti. Anche la collaborazione con Vigili del Fuoco e personale di altre sezioni è stato importante>

Il campo è piaciuto ai ragazzi parmigiani anche per la possibilità, nonostante molteplici difficoltà, di istaurare relazioni con i colleghi anche al di fuori dei momenti di simulazione, in una regione caratterizzata da paesaggi e sapori mozzafiato.

<Una piacevole esperienza dove una piccola fetta di Emilia Romagna ha fatto parte di un bellissimo progetto. E dove i gruppi si sono potuti riunire in nuove amicizie> spiega Jennifer.

emrc03Parla poi Maria, che ha rappresentato sul posto le Infermiere Volontarie di Parma, reparto di cui è componente: <Anche una IIVV può fare parte di un nucleo NBCR in una esercitazione che ci ha fatto crescere e che è stata molto ben organizzata. Fare parte di un campo Nazionale con una organizzazione così vasta è una esperienza che consiglio ai volontari che si vogliono specializzare in un determinato settore per potersi mettere a confronto con le altre realtà. Si imparano non solo le basi di come, in una vera e propria emergenza che può essere molto vasta, ci si deve organizzare, ma sono personalmente rimasta colpita dal fatto che le persone che non si conoscono possano collaborare con tanta passione per risolvere i problemi. Realtà diverse dalla propria che si adattano e si uniscono per collaborare> conclude Maria illustrando l’essenza del Campo stesso.

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